Il disordine in casa è spesso percepito come un compito difficile, ma può rivelarsi un’opportunità di liberazione mentale e fisica. Mylène Guilhot, esperta di organizzazione domestica, sottolinea l’importanza di riordinare e fare spazio, per ritrovare la serenità nelle nostre vite quotidiane. In un’epoca in cui la tendenza all’accumulo è diffusa, seguire alcuni semplici consigli può aiutare chi si sente sopraffatto a riprendere il controllo del proprio spazio. Ecco le sue principali raccomandazioni per affrontare il disordine.
Comprendere le proprie esigenze e il motivo dell’accumulo
Prima di iniziare il riordino, è fondamentale riflettere sulle ragioni per cui teniamo certi oggetti. Mylène mette in evidenza che la paura di rimanere senza, nota come “per caso”, è un fattore comune. Questa mentalità è radicata in culture che hanno vissuto periodi difficili, come guerre o crisi economiche. Superare questa paura è essenziale. È possibile separarsi da oggetti senza sentirsi privati di nulla. Questo processo inizia con una riflessione interna sui propri reali bisogni.
Per chi prova senso di colpa nel liberarsi di oggetti, Mylène consiglia di prendere un passo indietro e affrontare questa emozione. Ad esempio, una sua cliente, Laurence, ha difficoltà a disfarsi di oggetti legati a esperienze traumatiche. La soluzione proposta è focalizzarsi su ciò che è veramente essenziale e accettare che alcuni oggetti non siano più utili, anche se carichi di significato emotivo.
Astucci pratici per un riordino duraturo
1. Riordinare con cadenza regolare
Una delle migliori strategie per mantenere l’ordine è fare piccoli riordini frequenti. Mantenere uno spazio pulito è più facile se evitiamo l’accumulo. È utile stabilire un momento, settimanale o mensile, per fare un po’ di pulizia. Questo evita il peso di dover affrontare un disastro totale tutto in una volta.
2. Procedere stanza per stanza, seguendo un ordine
Un metodo efficace è riordinare stanza per stanza, seguendo il senso orario. Questo approccio permette di lavorare in modo sistematico e di non disperdersi. Durante il processo, è consigliabile fare pause regolari e annotare progressi o scattare foto per tenere traccia di dove ci si è fermati.
3. Il metodo di piegatura Marie Kondo
Per quanto riguarda i vestiti, la tecnica di piegatura Marie Kondo è ideale. A differenza del tradizionale impilamento, Kondo suggerisce di disporre i vestiti in verticale. Questo metodo non solo ottimizza lo spazio, ma rende anche la vista generale dei propri indumenti più chiara e accessibile.
4. Sessioni brevi di riordino
Un errore comune è tentare di riordinare tutto in una volta. Questo può portare a un affaticamento mentale e emotivo. Mylène consiglia di dedicare 15-30 minuti a ogni sessione di riordino. Al termine di ciascuna, è utile scattare una foto per segnare i progressi e facilitare la ripresa nelle sessioni successive.
5. Regola dell’“uno entra, uno esce”
Dopo aver riordinato, Mylène suggerisce di adottare la regola “uno entra, uno esce”. Ogni volta che si acquista un nuovo oggetto, è necessario disfarsi di un altro. Questa pratica, soprattutto dopo un buon riordino, aiuta a mantenere l’ordine e a essere più consapevoli degli acquisti.
Rivitalizzare gli oggetti inutilizzati
Mylène sottolinea l’importanza di dare una seconda vita agli oggetti. Luoghi come Emmaus offrono opportunità per ridurre i rifiuti e aiutare gli altri. Liberarsi di oggetti donandoli consente anche di superare la colpa di buttare via qualcosa di potenzialmente utile.
Gestire la documentazione e i materiali di lavoro
Un altro aspetto importante è la gestione di carta e documenti. Mylène suggerisce di dedicare uno spazio specifico per la documentazione e di effettuare regolarmente un riordino. Anche i tessuti possono accumularsi rapidamente, ma con un’attenta organizzazione, è possibile semplificarne la gestione.
Prepararsi al riordino finale
Un ulteriore consiglio da parte di Mylène è di anticipare il riordino finale. Coinvolgere la famiglia in questo processo permette di condividere ricordi e prendere decisioni in modo sereno, alleviando il carico emotivo e pratico del disordine negli anni a venire.
Conclusione: riordinare per vivere meglio
In conclusione, il riordino non riguarda solo l’organizzazione fisica, ma è un vero e proprio percorso di benessere. Liberare la mente e migliorare l’organizzazione quotidiana è possibile seguendo queste pratiche. La chiave del successo risiede nella regolarità e in un approccio che tenga conto delle proprie esigenze e delle emozioni. Siete pronti a riordinare la vostra casa?
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