Il tri e il disimballaggio della propria casa possono apparire come compiti semplici, ma spesso si rivelano più complessi di quanto si pensi. Cosa fare di fronte a armadi strapieni, un guardaroba in disordine o una cucina dove i cassetti sembrano una giungla? Ecco dei suggerimenti pratici per aiutarti a semplificare il tuo spazio in modo efficace e sereno.
Professionisti del riordino per un’ottimizzazione efficace
Fare ordine non è solo una questione di spazio. È un processo che coinvolge l’organizzazione, l’aspetto emotivo e il benessere mentale. Magali Stas de Richelle, fondatrice di Organizemee, ha fatto del riordino una vera e propria arte. Dopo un’esperienza nel settore degli eventi, ha deciso di reinventarsi durante il lockdown, creando Fripemee per aiutare le persone a selezionare e rivendere oggetti inutilizzati. “Molti si sono trovati a dover affrontare anni di accumulo”, spiega. Con questa iniziativa, ha compreso le sfide legate al riordino, un processo che va oltre la semplice organizzazione fisica.
Oggi, Organizemee offre un servizio personalizzato per le famiglie che desiderano ritrovare un’organizzazione più fluida nel quotidiano. Magali analizza ogni angolo della casa, prendendo in considerazione le esigenze di ciascun membro della famiglia, per adattare i compiti alle loro competenze e preferenze. Questo processo può richiedere fino a cinque settimane ed è mirato a rendere la vita familiare più efficace, evitando che lo stress prenda il sopravvento.
Fasi di riordino: come alleggerire il proprio spazio
Il riordino può sembrare un’impresa ardua, ma il metodo di Magali semplifica le cose. Una delle sue tecniche fondamentali è quella di dividere gli oggetti in quattro categorie: tenere, buttare, vendere o donare. “Chiedo ai miei clienti di svuotare ogni stanza e poi di creare i vari gruppi”, racconta. Questa metodologia offre una visione chiara degli oggetti e facilita la concentrazione su ciò che è davvero importante.
Tuttavia, una delle maggiori difficoltà rimane l’aspetto emotivo dell’accumulo. “Le persone sono spesso legate sentimentalmente a oggetti ereditati o a regali che non osano eliminare”, confida Magali. È cruciale riflettere su perché si tengono certi oggetti e chiedersi: “Cosa mi lega davvero a questo oggetto?” A volte, una semplice foto può sostituire l’oggetto stesso, mantenendo i ricordi senza il peso materiale.
Riordino emotivo: un passo oltre il semplice riordino
Per Magali, il momento più delicato del processo è spesso la gestione dei sentimenti legati agli oggetti. Spiega che è comune per i suoi clienti avere difficoltà a separarsi da certe cose, anche quando sono superflue. “Il mio compito non è dire di buttare, ma aiutare le persone a fare triage in modo ragionato e sereno”, chiarisce. Talvolta, ricorre a coaching o anche a psicologi per approfondire le cause di questa accumulazione.
Questo riordino non è solo fisico; è anche psicologico. “A volte si tratta di liberarsi del passato per fare spazio al futuro”, dice. Questo processo può rappresentare una vera e propria liberazione emotiva, permettendo a ciascuno di fare spazio nella propria vita, sia a livello materiale che psicologico.
Una metodologia semplice ed efficace per un ambiente più sereno
Alla fine, il riordino non è solo una questione di pulizia. È un processo complesso che richiede tempo, pazienza e, in alcuni casi, supporto professionale. Grazie a metodi semplici ma efficaci, come quelli di Organizemee, puoi trasformare il tuo spazio in un luogo più funzionale, sereno e privo di superfluo. Così facendo, sarai pronto a vivere in un ambiente organizzato e tranquillo, dove ogni oggetto ha il suo posto e l’ingombro non ha più la meglio.
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